Museo Mineralogico Campano

Il Museo Mineralogico Campano inaugurato nel 1992 dalla Fondazione Discepolo ente morale senza scopo di lucro, in collaborazione con il comune di Vico Equense.
È un museo scientifico, con lo scopo di promuovere e divulgare lo studio delle scienze naturali, fisiche e ambientali, presenti nel territorio della Penisola Sorrentina e della Campania.
Il museo ospita in più sale, suddivise per sezioni una grande collezione di minerali provenienti da tutto il mondo, il criterio di collocazione segue quello della classificazione cristallochimica ideata dallo scienziato Hugo Strunz.
La quantità di reperti e di rarità che compongono le collezioni del museo è molto vasta e non è semplice fare una sintesi che riesca a riassumere esaurientemente l’intero patrimonio in esso racchiuso, di seguito cerchèrò di descrivere brevemente il contenuto delle varie collezioni, che si suddividono nelle seguenti sezioni:

Sezione Minerali: espone una collezione di minerali vesuviani  provenienti dalle aree vulcaniche della zona, con un esposizione di molto campioni tra i quali il lapislazzuli del Monte Somma, splendidi cristalli di vesuvianite e rocce.

Sempre in questa sezione sono presenti:

  • minerali fluorescenti che assumono sgargianti colori sotto l’azione della luce ultravioletta, oltre a splendidi cristalli di forme geometriche pure;
  • meteoriti, corpi extraterrestri di varia composizione chimica, cadute in diverse località del pianeta in differenti epoche;
  • una tugtupite della Groenlandia, una meteorite di Odessa in Texas.
  • un nodulo di manganese rinvenuto a quasi 4000 m di profondità nell’Oceano Pacifico;

Sezione Gemme in essa sono esposti campioni di pietre dure provenienti da ogni parte del mondo e di diverse dimensioni, tra le quali troviamo esemplari di opali, agata, di onice, di quarzo, di corniola, di diaspro, di ametista, tormaline, malachite, ametiste, e di altri minerali ancora.
Queste gemme facenti parte della collezione inizialmente assemblata dall’ Ing. Pasquale Discepolo ai quali si sono aggiunti altri campioni.

Sezione Antropologica, con reperti fossili risalenti a di diverse ere geologiche (Paleolitico, Neolitico, Paleontologica) che espone:

  • Reperti di dinosauri;
  • il modellino con la riproduzione, in scala reale di “Ciro”, lo “Scipionyx Samniticus”, il cucciolo di dinosauro rinvenuto a Pietraroia in provincia di Benevento, il primo dinosauro ritrovato in Italia;
  • uova appartenenti a diverse specie di dinosauro;
  • denti di mammuth, di dinosauro e di squali,
  • esemplari di rettili, come il “Mesosauro” e il “Notosauro” e il Mesosaurus Stereosternum;
  • un insetto in resina fossile dell’Oligocene;
  • lastre con impronte di rettili, con fossili di anfibi, foglie di conifere e felci;
  • pesci del Cretaceo, Trilobiti, Echinodermi, Gasteropodi, Ammoniti ed altri animali marini;
  • attrezzi litici, rinvenuti in scavi condotti nel Sahara, in Libia e Ciad, risalenti al era Neolitico e Paleolitico;
  • altri fossili di vegetali ed animali.